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I testi che espongono l'antica filosofia cinese sono testi suggestivi, simbolici, poetici, bellissimi, ma anche di difficile accesso cognitivo. La basilare difficoltà che si incontra approcciando questo studio è comprendere il significato delle allegorie estesamente utilizzate e dei termini che spesso, oltre a racchiudere la connotazione propria dell'insegnamento esposto, presentano anche una denotazione diversa rispetto a quella usualmente conosciuta dal lettore, in particolar modo occidentale. Una volta che si è familiarizzato con la terminologia, si potrà iniziare, se tale è l'intenzione veritiera, il vero e proprio percorso individuale di comprensione, purificazione e trasformazione, chiamato "processo alchemico". La terminologia, dunque, viene ad essere non un mero simbolo che sintetizza informazioni, ma un vero e proprio varco per accedere al Cammino; ogni parola o espressione sfida la mente a trasformare ciò che sa o crede di sapere, spingendola più a "vedere" che a ragionare.
Ecco, quindi, che un glossario si trasforma in viaggio.
Jeannette Rütsche - Sperya
Le opere presentate in questa sezione sono creazioni ispirate ai glossari dei seguenti testi:
[Traduzione dal cinese e commento di] Thomas Cleary (1986). The Taoist I Ching. (Trad. it. Cristiano Vittorioso. I Ching Taoista. Roma: Edizioni Mediterranee, 1992)
[Traduzione dal cinese di] Thomas Cleary (1987). Understanding Reality. (Trad. it. Alessio Rosoldi. Chang Po-tuan - Comprendere la Realtà. Roma: Edizioni Mediterranee, 2009)