Sabrina Falzone - Nov 2015 - L'arte frattale di Jeannette Rütsche - Sperya

Jeannette Rütsche - Sperya
The fractal self-development of Jeannette Rütsche - Sperya


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Sabrina Falzone - Nov 2015

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SABRINA FALZONE
Novembre 2015



Jeannette Rütsche Sperya

Catarsi ed evoluzione dell'essere


Jeannette Rütsche Sperya è un’artista ispirata: l’antica filosofia cinese taoista ha influenzato significativamente il suo percorso artistico, umano ed esistenziale al punto da confluire e concretizzarsi nel progetto espositivo “Glossario”.

Per comprenderne appieno l’essenza filosofica unitamente all’ideologia estetica, l’approccio alla ricerca artistica di Sperya necessiterebbe di una preliminare liberazione dalle sovrastrutture mentali, peraltro fittizie e fuorvianti, nelle quali trovano rifugio i costumi dell’odierna società occidentale. I fruitori dovranno spogliarsi degli schemi e delle forme convenzionali, con le quali la società attuale ha “delimitato” la conoscenza, spesso impedendone la recezione pura, anzi favorendone l’isolamento in vere e proprie “gabbie” della mente. Prigionieri delle etichette e delle distinzioni classiste, si rischia di rimanere intrappolati nell’agognante conflitto uomo-uomo in un’infinita disputa tra noi e gli altri, senza redenzione alcuna. L’opera titolata GUERRA ben esprime questo dissidio, tuttavia Jeannette Rütsche ci offre una svolta ideologica: la catarsi.
Attraverso un processo di decontaminazione (il cosiddetto “processo alchemico”), con la sua arte l’autrice intende sensibilizzare la collettività ad un distacco dalle questioni terrene e alla confutazione delle illusioni mentali in favore della Verità, come ci suggeriscono le opere LOTI e LIBERTÀ. Tali costruzioni cerebrali, generate illusoriamente dall’uomo per effimere finalità consolatorie, svelano in realtà la misera fragilità dell’essere.
La libertà dagli schemi presuppone, al contrario, una personalità fortificata da un modo di pensare e agire consapevole, che costituisce l’humus per la conoscenza. In tal senso, l’opera intitolata ESSENZA CONSAPEVOLE incarna per eccellenza l’etica taoista di Sperya, impegnata alla conquista di un contesto sociale più autentico e solidale affinché l’uomo ritrovi l’uomo e la sua innata emozione filantropica.
La catarsi rappresenta la premessa indispensabile per l’evoluzione dell’essere. Poiché secondo la cosmologia taoista la realtà trova una corrispondenza ai concetti di movimento e mutamento, quello di Sperya va inteso come un cammino verso la Verità.
Osservando l’intera produzione artistica di “Glossario”, si percepisce il raggiungimento di una grande serenità da parte dell’artista, amplificata dall’elemento preponderante della Luce, enfatizzato nella quasi totalità delle sue creazioni frattali. Esse suggellano questa dimensione di pace, nobile traguardo del viaggio visuale di Sperya.
Sostenuto dall’eloquenza della luce, “Glossario” è anche il regno del silenzio e della riflessione, indagato e sviluppato nel contesto di ambientazioni mistiche e scenari avvolgenti, sorretti da un nuovo lessico artistico che unisce il gesto creativo all’etica e alla filosofia.
Attraverso un linguaggio visuale Jeannette Rütsche traduce le teorie taoiste in immagini, grazie all’efficacia comunicativa della sua geometria frazionaria, realizzata su un suggestivo sfondo fotografico. In essa convergono le esigenze sensoriali e psichiche, mai più schiave della razionalità antropocentrica.


Sabrina Falzone
(Critico e Storico dell'Arte - pubblicato sul catalogo della mostra personale di Jeannette Rűtsche - Sperya "Il Ritorno Invisibile - GLOSSARIO", Milano 2015)



Note biografiche di Sabrina Falzone
Critico e storico dell’arte, Sabrina Falzone si è laureata in Storia dell'Arte presso la Facoltà di Scienze Umanistiche dell'Università La Sapienza di Roma con una tesi dal titolo "I dipinti mitologico-cavallereschi di Francesco Furini", contribuendo alla ricostruzione del contesto sociale della prima metà del Seicento fiorentino. Dal 2009 si è trasferita a Milano, dove si è occupata prima della direzione artistica della Galleria Il Borgo e attualmente della Galleria Sabrina Falzone, ubicata in un palazzo del Novecento. Grazie alla sua équipe organizzativa, le mostre curate da Sabrina Falzone sono allestite nelle maggiori sedi espositive d'Europa.
(aggiornamento al 2015)
Immagini pubblicate in questo sito © Jeannette Rütsche - Sperya, Milano
Images displayed on this site © Jeannette Rütsche - Sperya, Milan (Italy)
Images © Jeannette Rütsche - Sperya, Milan (Italy)
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